Gaium nel Medioevo e la chiesa di San Michele Arcangelo

Gaium nel Medioevo e la chiesa di San Michele Arcangelo dalle origini alla ristrutturazione del dopoguerra, Comune  di Rivoli Veronese, Verona 2014.
Il volume, a cura di Giuliano Sala e introdotto da una prefazione di Giancarlo Dotti per conto dell’associazione Baldofestival, che della chiesa ha promosso e sostenuto finanziariamente il restauro, si avvale, oltre che di quello del curatore, del contributo degli archeologi Emanuela Compri e Luciano Pugliese e della ricercatrice locale Virginia Cristini. In questo innanzitutto viene ricostruita attraverso documenti inediti la storia della comunità di Gaium gravitante attorno al monastero veronese di San Zeno, dalle origini della corte monastica alla sua soppressione; quindi della chiesa, da cappella soggetta alla pieve di Cisano a parrocchiale autonoma, fino alla demolizione pressoché totale della stessa, conseguentemente alla devastazione dei bombardamenti nel corso della II guerra mondiale, ed al restauro nel dopoguerra ad opera dell’architetto Libero Cecchini. Le strutture e le trasformazioni architettoniche vengono puntualmente descritte attraverso l’indagine archeologica e la mediazione della documentazione archivistica. Un capitoletto si sofferma, infine, sulla presentazione e sull’analisi del decoro pittorico superstite: di rilievo l’identificazione dei committenti di un affresco tardo quattrocentesco, quasi totalmente celato dalla sovrapposizione di un strato pittorico del secondo Cinquecento, riconosciuti in Bartolomeo e Antonio figli del benestante locale Giovanni Dionisi, fittavolo nel tardo Quattrocento del monastero di San Zeno per la riscossione del dazio di Gaium.

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